| In esclusiva per il mio sito web “Il mondo dei doppiatori” ho intervistato la signora Alina Moradei, storica voce italiana di Angela Lansbury nella longeva serie La signora in giallo (la scheda a lei dedicata nel mio sito web). La fotografia qui sopra è stata scattata nel corso del Gran Galà del Doppiaggio - Romics 2007, in cui la sig.ra Moradei ha ricevuto un meritato Premio alla Carriera femminile. Vi propongo di seguito l’intervista, ringrazio Alina Moradei per la disponibilità.
Quando ed in che modo è entrata nel mondo del doppiaggio? Qual è stato il suo primo ruolo? Dopo aver fatto tanto teatro e lavorato in radio, mi sono avvicinata al doppiaggio perché stando a Roma c’era un’altra possibilità di lavoro. La prima volta che sono entrata in una sala di doppiaggio mi hanno dato da dire solo una parola e precisamente “Help”. Io non sapendo l’inglese l’ho detto con la voce più tenera possibile. All’urlo del direttore che mi ha detto “Deve gridare aiuto!” mi sono sentita morire e avrei voluto sprofondare dietro il leggio. In ambito cinematografico ha doppiato molte famose attrici, da Joan Plowright (in “Avalon”, “Dance with me”, “Un ciclone in casa”) a Joan Stapleton (in “C’è post@ per te”), da Maggie Smith (in “Washington Square - L’ereditiera”) a Cloris Leachman (in “Alex & Emma”): qual è stata l’attrice che le ha dato più soddisfazione doppiare? A parte Angela Lansbury, che sono 20 anni che viviamo insieme, l’emozione è stata per Katherine Hepburn nel film “L’evaso e la signora” uno dei suoi ultimi, perché era già malata ma era ancora di una bravura incredibile. Un’altra che mi ha emozionata è China Zorrilla nel film “Intramontabile effervescenza”, uno dei miei ultimi film usciti al cinema. Ha anche doppiato parecchi personaggi in film d’animazione e cartoni animati, come la Fata Smemorina in “Cenerentola” 2 e 3, ed è stata la voce narrante di alcuni cartoni giapponesi come “Georgie” e “La piccola Nell”: ricorda con piacere questi doppiaggi, che l’hanno fatta conoscere anche al pubblico dei più piccoli? Moltissimo! Adoro doppiarli e dare la voce anche agli animali. Ho fatto la civetta,la topona, la pipistrella e, come ultima, l’orsa bianca nel film che è uscito da poco “Bentornato Pinocchio”. In TV la sua voce resterà sempre legata ad un classico pluri-replicato delle nostre emittenti, ovvero “La signora in giallo”, in cui doppia la storica protagonista Angela Lansbury. Com’è stata scelta per questo ruolo? Come si è trovata a doppiare l’attrice per le 12 stagioni del telefilm? Come sempre succede c’è stato il provino, perché come dice Eduardo, gli esami non finiscono mai. Quando si diventa la voce ufficiale di un attore straniero, ci si immedesima completamente non solo nel personaggio, ma proprio nell’interprete. È come se in quel momento, non solo si diventasse Angela Lansbury, ma anche Jessica Fletcher. Col tempo ci si fa l’abitudine, è vero, ma quando si vede lo stesso attore in qualche vecchio film, doppiato da un’altra persona, fa sempre uno strano effetto. In “Pomi d’ottone e Manici di scopa”, Angela Lansbury era doppiata dalla grande Lidia Simoneschi, la voce italiana di Ingrid Bergman, e quando i miei nipoti videro per la prima volta questo film, mi chiesero perché avevo cambiato voce! Ha qualche aneddoto o curiosità legato alla lunga lavorazione del doppiaggio della serie? Alcuni fan italiani a Saint Etienne in Francia, mi hanno telefonato per comunicarmi che avevano creato un club a mio nome, e poco tempo fa, un ragazzo siciliano, mi ha contattato per chiedermi se potevo fare una telefonata alla sua fidanzata nel giorno del suo compleanno, per farle gli auguri come Jessica Fletcher. Io ho eseguito, ma quando la ragazza ha sentito la mia voce, mi sono seriamente spaventata dal fatto che non desse più cenni di vita! Oppure il mio amico veneziano Nicola, che sono diversi anni che mi telefona per sapere come sto, cosa faccio, chi doppio, e ha solo 23 anni ed è una guardia costiera! Lei ha anche doppiato altre caratteriste, da Jean Stapleton nella sit-com “Arcibaldo” a Ann Guilbert in “La Tata”: si trova più a suo agio nei ruoli comici o in quelli drammatici? A me piacciono entrambi! Nella sua carriera ha partecipato a produzioni teatrali e televisive? Quando ero a Milano, la televisione riprendeva le commedie, e io ho partecipato alla “Moglie saggia” di Goldoni, “L’altro figlio” di Pirandello, “L’acqua cheta” di Novelli e molte altre. Giudica che il doppiaggio italiano sia cambiato molto negli ultimi venti-trent’anni? Si, è diventato molto più difficile perché sono cambiati i mezzi tecnici, la quantità di lavoro è aumentata, ma il tempo per realizzare un doppiaggio è sempre più ristretto. C’è qualche consiglio che vuole indicare ai giovani che vogliono entrare nel mondo del doppiaggio? Prima di tutto andare in una scuola QUALIFICATA di recitazione, imparare a controllare l’emissione della voce, la dizione e la predisposizione al “sinc”. Inoltre bisogna avere tanta pazienza e perseveranza.
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