| Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi Le vicende del burattino Pinocchio sono note a tutti.. A chi di noi non è stato detto almeno una volta da piccoli "se dici le bugie ti cresce il naso" o "se non studi diventi un asino come Pinocchio"?... Mi sono approcciato a questa lettura cercando di lasciare tutte le immagini preconcepite che avevo della storia, così come me l'hanno raccontata i grandi, Disney, le illustrazioni, le pubblicità, i proverbi, le trasposizioni animate e cinematografiche... Ho scoperto un libro fantastico, fuori dall'ordinario, diverso da ogni altro libro per bambini.. Come in ogni favola che si rispetti, anche qui c'è la magia e i lieto fine, ma tutto si mescola col quotidiano più quotidiano: la campagna toscana, la bottega di un falegname, i carabinieri, i contadini, la scuola, i maestri burberi... Surreali sono i personaggi che Pinocchio inconta lungo tutto il suo viaggio, il grillo parlante, la volpe e il gatto, il granchio, il tonno, il corvo, la lumaca.... Ognuno di loro conosce già Pinocchio, la sua poca affidabilità e la facilità con la quale ogni volta disubbidisce alle promesse date. Sull'insegnamento pedagogico del libro non mi prolungo più di tanto: sicuramente "educa", capisco anche perchè sia stato, e continui tuttora, a esser preso d'esempio per i "bambini disubbidienti" e poco volenterosi a scuola, come si dice in Toscana "bighelloni". Il bello di Pinocchio è che non viene al mondo già consapevole di tutto, ma ogni volta fa di testa proprio, seppur sbagliando.. Leggendolo mi sono posto una domanda: i bambini oggi riescono a stupirsi ancora di certe storie abituati a tutto come sono?
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