DrSeth |
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| Della trilogia degli antenati di Calvino ho letto solo il cavaliere inesistente, una parodia della letteratura cavalleresca e del romanzo tout court; questa trilogia la paragonerei con altri romanzi di Palazzeschi, dal Codice di Perelà a Stefanino, che imboccano un paradosso (in sostanza l'esistenza di chi non esiste) e li trattano con leggerezza ed ironia. Anche se, sotto la leggerezza, l'abisso è piuttosto scuro. Io, finiti esami di luglio (quelli di settembre li inizierò a preparare tra poco, datemi fiato!!!) mi faccio la mia scorta di libri "liberi" extra scolastici, magari quei libroni che durante lo studio non mi attento a iniziare. Tra gli altri sul comodino in attesa: Il Rombo, di G.Grass; Gli ultimi giorni dell'umanità, di K.Kraus; e il secondo volume di tutte le poesie di Brecht. Area tedesca (nonostante la mia ignoranza della lingua). Sto finendo invece un libro di saggi della Yourcenar, IL tempo grande scultore, che la conferma dotata di una lucidità e di una precisione che, nel guazzabuglio di parole imprecise e buttate al vento che molte volte avverto a vari livelli, è davvero consolante. Come sempre:Buone letture a tutti.
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